Sistemazione urbana ed architettonica di piazza del Campidoglio (1538-…)

La commissione della sistemazione urbana della piazza del Campidoglio viene data a Michelangelo nel 1538 dal Comune di Roma, piazza nella quale il Comune di Roma aveva un palazzo nel quale erano rappresentate tutte le consorterie (gli uffici) che governavano la città. Nella piazza erano presenti tre costruzioni, da una parte l'antica chiesa di Santa Maria in Aracoeli (un edificio del XII secolo), il palazzo dei senatori (un edificio medioevale) e poi il famoso palazzo dei conservatori (dove avevano sede i vari uffici che amministravano la città, che su un palazzo del XII secolo, anche lui caratterizzato da un portico al piano terreno e da tutta una serie di uffici ai piani superiori). Michelangelo fu chiamato per razionalizzare questo spazio architettonico in occasione della posa in opera della statua di Marco Aurelio voluta dal Papa. Bisogna sottolineare che la pavimentazione, che si pone come elemento di mediazione dello spazio architettonico (per impedire che la statua “galleggi” all'interno dello spazio), pare che fosse un disegno di Michelangelo (o Tommaso dei Cavalieri), ma in realtà la realizzazione della pavimentazione è un'opera dei primi anni del novecento, inoltre è da notare che gli scalini danno delle direzioni precise, perché si trovano in direzione della cordonata ed altre due danno l’accesso alla altre due strade.
Il palazzo dei senatori si pone sopra l’antico tabularium romano, mentre l’edificio a sinistra salendo dalla cordonata, fu realizzato successivamente all’intervento michelangiolesco e probabilmente fu opera dello stesso Tommaso dei Cavalieri.
L’interveto di Michelangelo è consistito nel ridisegno del cosiddetto palazzo dei conservatori, la forma volutamente trapezoidale (data dalla inclinazione del palazzo nuovo) e nella risistemazione dell’antico palazzo senatorio (anche se i due elementi verticali, di cui è rimasto solo la torre, furono opera di Martino Longhi il Vecchio). Per quanto riguarda l'palazzo dei senatori l'intervento di Michelangelo è consistito nella risistemazione del piano nobile (che si colloca ad una quota molto alta rispetto al sedile della piazza, infatti al di sotto di questo piano vi erano le carceri nel 500), la realizzazione di un alto zoccolo cieco sottolineato dal bugnato, su cui Michelangelo appoggio una scala a due braccia che si collegano al piano nobile (nelle zone vacanti inserisce i reperti di statue romane).
Dei disegni del palazzo dei conservatori non se ne conoscono di mano di Michelangelo ma si conoscono di mano di Giacomo della Porta (l'architetto che poi di fatto fu l'esecutore forse dei voleri di Tommaso dei Cavalieri); Michelangelo era ancora in vita quando furono realizzate le prime due campate, la novità nella realizzazione di questa architettura (che va a costituirsi come uno dei modelli dei insuperati al momento) è data dal costruire l'architettura un po' com'era il progetto di San Lorenzo, cioè le campate si costruiscono autonomamente (autoportanti) una per volta e si appoggiano sulla struttura preesistente (in modo che non vengano interrotti i lavori dei vari uffici). 
Si tratta quindi di un ordine gigante, che per la prima volta compare dopo i romani; grandi lesene di ordine composito, che vanno poggiarsi su alti plinti, una trabeazione canonica (su cui è appoggiata una balaustra arricchita da statue, probabilmente dovuto al gusto di Tommaso dei Cavalieri); presente inoltre un ordine più piccolo dato da due colonne che regolano un pezzo di trabeazione, con una citazione dall'antico, perché le coperture di ogni singola campata sono a lacunari (come nel Pantheon).

3 commenti:

  1. Ciao!
    Per favore vorrei volentieri poter sapere chi siete: siete dei docenti, degli autodidatti, degli interessati, dei giornalisti, degli saggisti, insomma, chi siete che sapete tutte queste cose?
    Grazie :)

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  2. Ciao
    Sono solo uno studente che vorrebbe occuparsi di più dei suoi blog. Ma purtroppo gli esami incombono. Felice di essere stato utile.

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  3. Sono una Guida e ti voglio dire che la commissione della sistemazione urbana della Piazza del Campidoglio non e´ stata data a Michelangelo dal Comune di Roma ma da Paolo III Farnese

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